Dino Boschi
Bologna, 1923

Nel 1947 alla I Mostra Bolognese Goliardica d’Arte gli viene assegnato il premio per la natura morta; nello stesso anno Boschi tiene la sua prima personale al Sindacato Belle Arti in Palazzo Re Enzo. Il primo periodo della sua attività è di approfondimento del paesaggio, specie durante un soggiorno in Valtellina; le opere qui realizzate saranno esposte ad una personale nel Salone della Camera di Commercio di Sondrio. Nel 1952 riceve l'invito ad esporre alla V Mostra nazionale d’arte di Alessandria. Partecipa anche alla I Mostra nazionale del disegno e dell’incisione di Forlì e fa parte del ristretto gruppo di artisti bolognesi presenti al XVII Salon di Tolosa. Nel 1954 ha la sua prima personale al Circolo Artistico di Bologna con una serie di paesaggi. Diverse sono le iniziative espositive alle quali partecipa intorno alla metà degli anni cinquanta; la critica lo definisce esponente del “realismo poetico”. Nel 1955 inizia la collaborazione con illustrazioni satiriche al settimanale “Nuova Repubblica”, al mensile di Firenze “Il Ponte” e all’“Avanti”; una mostra di suoi disegni satirici si tiene a Firenze nel 1956. Nel 1957 partecipa al X Premio Suzzara sul tema del lavoro con l’opera Cantiere. Nel 1958 inizia un breve soggiorno a Parigi, significativo per gli sviluppi futuri della sua pittura. Nel 1960 l’artista viene presentato da F. Solmi in una ristretta collettiva al Museo Civico di Bologna e ha una personale al Circolo di Cultura, dove espone soprattutto nature morte e composizioni di oggetti. L’anno dopo riceve il Premio Marzabotto della Resistenza con La question, dedicata alla repressione della rivoluzione algerina. è del dicembre 1961 la prima mostra romana di Boschi, allo Studio I Balastrari, con opere incentrate sui concetti di precarietà e inquietudine del presente. Negli anni seguenti continua i temi di rottura con il naturalismo e di partecipazione ai drammi sociali. Una personale dell’artista si tiene nel 1965 al Museo Civico di Bologna. è il momento delle tele sui calciatori e sulle partite di calcio, che rievocano immagini imposte dal medium televisivo: si intuisce ancora la suggestione dell’esistenzialismo baconiano ma anche un approccio alle contemporanee poetiche pop. Alla mostra “Il presente contestato”, sempre al Museo Civico di Bologna, Boschi presenta un approfondimento delle nuove tematiche. Nel 1966 Solmi organizza la mostra “Aspetti dell’arte bolognese” alla quale Boschi presenta La domenica di un osservante, in cui compare per la prima volta il motivo della rete al di là del campo di calcio. Questo tema viene approfondito l’anno seguente nelle opere presentate alla mostra “Il tempo dell’immagine”. Il 1968 segna un nuovo cambiamento di tematica con gli autodromi e l’artista compone i primi studi per L’età di Pericle, in cui l’occhio si fissa ad indagare la densità della massa umana. Nel 1969 comincia a realizzare la serie delle stazioni. L’idea dell’identificazione-sdoppiamento fra individuo e massa è presente in tutte le opere di questi anni, molte delle quali esposte alla Galleria 32 di Milano nel 1970. Nello stesso anno l’artista partecipa anche alle rassegne “Arte contro (1945-1970) dal realismo alla contestazione” a Arezzo e a Grosseto e “Uomini del presente” a Milano. Nel 1971 inizia il ciclo delle contestazioni e sulla violenza istituzionale, dove si definisce il suo ruolo di pittore d’immagine. Vince il Premio Suzzara con l’opera Bivio e alla Biennale di Milano espone nuove tele sulla tematica degli stadi. Nel 1972 inizia il tema delle spiagge. è presente anche a Roma, alla X Quadriennale d’Arte nella sezione “nuove ricerche d’immagine”. Nel 1973 vince il I Premio al Fiorino di Firenze e l’anno seguente viene invitato alla rassegna berlinese “Italienische Realisten 1945 bis 1974”. Inizia il ciclo dei musicisti, nella ricerca del rapporto tra pittura e musica. Compone la serie dei Ritratti di Rossini, ripresi dal dagherrotipo di Nadar. Alla Galleria romana del Gabbiano si inaugura nel 1977 la sua terza personale romana. Nel 1979 partecipa con una cartella di litografie sul calcio alla mostra “La violenza delegata” a Mantova sul tema della violenza negli stadi. Al Fante di Spade di Milano espone alla mostra “Plastico rituale”, una rimeditazione sull’arte dell’immagine. Nel 1981 è invitato alla rassegna “Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980” a Roma. La Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna gli dedica una antologica con 120 opere, tra cui le spiagge e le più recenti nature morte. Negli anni ottanta riprende il tema delle stazioni, incentrate sull’assenza dell’elemento umano nel paesaggio costruito dall’uomo. Ha diverse personali in varie città italiane e partecipa alla rassegna itinerante “L’immagine e il suo doppio”, inaugurata a Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano; del 1985 ha una personale a Tokyo seguita dalla collettiva Artisti contemporanei europei nel 1987. Un’altra importante antologica si tiene a Ferrara a Palazzo dei Diamanti sempre nel 1987. L’ultima tematica in ordine di tempo nella pittura di Boschi è quella degli interni privi di figura ma evocanti l’immagine umana, realizzati per tutti gli anni novanta.
M.M.


56 - L'urlo, 1964
Olio su tela, cm 100x120
Collezione dell’Artista


Esposizioni
Dino Boschi, Ente Manifestazioni Artistiche, Museo Civico, Bologna 1965.

Bibliografia
Dino Boschi, cat. Ente Manifestazioni Artistiche, Museo Civico, Bologna 1965, p. 43 e ripr. p. 59.


57 - Lettere e numeri, 1965
Olio su tela, cm 100x120
Collezione dell’Artista


Esposizioni
Dino Boschi, Ente Manifestazioni Artistiche, Museo Civico, Bologna 1965; II Mostra d’arte contemporanea, Bologna 1965.

Bibliografia
Dino Boschi, cat. Ente Manifestazioni Artistiche, Museo Civico, Bologna 1965, p. 45 e ripr. p. 39.


58 - Osservanti, 1967
Olio su tela, cm 120x200


Esposizioni
Dino Boschi, Galleria Penelope, Roma, 1966; “Il tempo dell’immagine”, Museo Civico, Bologna 1967; Galleria Vinciana, Milano 1968; Galleria 32, Milano 1970; XXVIII Premio Suzzara “Natura e tecnologia”, Suzzara 1975; “Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1981”, Roma 1981; Dino Boschi, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, 1981, n. 33 p.150, ripr. p. 39.

Bibliografia



59 - Grande pala laica, 1971
Olio su tela, cm 150x120
Proprietà dell’autore


Esposizioni
XXVII Biennale di Milano, 1971; Sala Borsa, Bologna 2001.

Bibliografia



Appunti allo Stadio