Enrico
Castello (Chin) Rivarolo Ligure, Genova, 1890 - Genova, 1966
Segue le lezioni all'Accademia di Brera a Milano e nel 1916-1917 lavora
presso lo studio di Romolo Romani. Frequenta gli artisti genovesi ed
entra a far parte del gruppo dei pittori futuristi, acquistando il nomignolo
di "Verdenne"; la produzione di questi anni di Castello spazia
tra opere quali Antigrazioso, Il pensiero della morte, Baci alla bionda,
Ombre e luci sul mare e, negli anni Venti, le prime composizioni aeropittoriche
derivate dalla sua esperienza di aviatore. Uno dei temi affrontati in
questo momento, comune a gran parte delle produzioni di aeropittura,
è lo sport. Le sue figure si cimentano in slanci arditi e si
muovono liberamente nello spazio, mostrando tutta la loro solidità
fisica. La pittura figurativa di Castello è segnata da una evidente
ricerca della resa anatomica che accompagna un movimento nervoso ed
energico.
Esposizioni
1911-1925 Genova, cultura di una città, Genova 1973; Genova tra Simbolismo e Futurismo, Galleria del Levante, Milano, 1978; Dinamismo sportivo, Galleria Il Dialogo, Milano, 1981; Genova, il Novecento, Centro dei Liguri, Genova, 1986; Genova, Aspectos de una cultura, Buenos Aires, 1986. Bibliografia G. Marcenaro (a cura di), Genova, il Novecento, cat. mostra, Genova, 1986, n. 18, p. 264, ripr. p. 272. |
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Appunti allo Stadio |